Amici, eccomi qua. Ebbene, alla fine del 2021 è successo praticamente di tutto. A partire dalla mia positività al Covid, passando per altre sfortunate vicissitudini famigliari, ho dovuto accantonare la corsa e, di fatto, tutto il resto.
Fortunatamente però le cose si stanno pian piano ristabilizzando. O almeno lo spero. E sono tornato a correre.
Sto facendo però, lo ammetto, davvero molta fatica. Il Covid mi ha stroncato non tanto per i sintomi, che ho sofferto in maniera tutto sommato lieve, ma per la complessità della gestione psicologica della situazione. In più, per ovvie ragioni, sono stato fermo, a lungo, in una stanza. Non sono, bisogna dirlo, il tipo che si mette a fare plank in una stanza quando è psicologicamente a terra. Non ho avuto modo di fare nulla, in quei 20 giorni.
Una volta negativo avevo poi le energie letteralmente sotto i tacchi. E alcune vicissitudini mi hanno atterrato col morale.
Ho atteso qualche settimana prima di rimettermi in moto. Appena sono riuscito a farlo, bam: un colpo di freddo, probabilmente, e un raffreddore come raramente ne ho avuti in vita mia. Altre due settimane di stop.
Finalmente, con l’inizio dell’anno nuovo, sono ripartito. Lento, appannato, ma perlomeno vivo. Adesso sono sul fondo del barile, pronto a risalire. Pronto a rimettermi in gioco.
Vi dirò, in tutta onestà, che la pandemia mi sta affondando. Ha tolto troppo alle nostre vite, ormai. Anche la speranza di tornare alla normalità ormai è affievolita. Lo vedo in me, lo vedo in tutte le persone che incontro. Tenete duro, ormai, non basta.
Ma non voglio mollare, voglio rimettermi in forma e provare a tornare a gareggiare. Prima o poi ce la farò. Per adesso quel che conta è stare bene.