Natale e bilanci

Amici runner, in un anno come quello che sta per concludersi diventa difficile anche tracciare bilanci. Soddisfatto? In generale non lo sono mai. Che sia un pregio o un difetto non l’ho ancora capito, ma è così, mi accontento raramente. Quindi no, non sono soddisfatto. Dopo 3 mezze (quasi 4, con una gara da 18) nel 2019 avevo in mente grandi traguardi, grandi sogni, grandi ambizioni. Il 2020 ha cambiato tutto. Era già iniziato male con uno strano infortunio alla schiena che mi aveva bloccato per un mese. Poi la pandemia, che ha scombinato i piani del mondo intero. Da lì una serie di riflessioni importanti: quali sono le priorità? Cosa è davvero importante?

Correre nel 2020 è stato un privilegio: chi ha potuto farlo non ha dovuto preoccuparsi di altro. E pazienza allora se il PB non è stato migliorato o se il Garmin mi attribuisce uno stato di forma patetico, verranno tempi migliori, per tutto. Speriamo.

Per il resto, privilegio, dicevo: avere una finestra tutta per sè, godersi il silenzio della natura, ascoltare il proprio respiro. Ripartiamo da qui per il 2021. Il resto, sono convinto, verrà da se.

E se proprio vogliamo fare qualcosa per questo Natale un po’ strano, scegliamo una causa a cui donare e corriamo una distanza per noi simbolica che ci aiuti a ricordare che se possiamo correre, a noi così male non va.

Buon Natale, a chi corre e a chi no!

35 anni e nuovi bilanci

È passato un anno. Era il 2 aprile 2018 quando tutto è iniziato. L’esplosione di malessere, il momento di torpore, i mesi di fatica e controlli, l’inizio della risalita.
Non sarei qui a scrivere queste righe, se non fosse successo.

Da lì le camminate, le corse, Instagram, questo blog, il libro. Un’avventura lunga un anno, intensa, stramba, imprevedibile.
E quanta ricchezza ho raccolto in questi mesi. Il bilancio non potrebbe essere più positivo. Non è stato facile. Quello no.

Ma la cosa che mi porto a casa in tutto questo è la consapevolezza di avere in poco tempo cambiato l’immagine che le persone avevano di me. Lo attesta il fatto che compiendo i miei 35 anni ho ricevuto una serie di regali a tema running che mi hanno emozionato e quasi commosso.
Perché la gente – famiglia, amici, conoscenti -ha capito, anche con un pò di fatica all’inizio, quanto sia importante per me. A tal punto da spronarmi, e provare a darmi nuovi obiettivi. Nuovi traguardi.

È stato molto bello.

Io nel frattempo per questi 35 mi sono “regalato” due settimane di stacco in cui allenarmi con calma, senza obiettivi, senza gare. Un weekend – quello scorso – a Parigi con la mia famiglia, un weekend in montagna tra amici – quello che sta per arrivare.
Prossimo obiettivo: una mezza maratona tra la fine di aprile e l’inizio di maggio.

Ma prima una tappa in casa: il 14/4 si corre nella mia Corbetta.

Qualche giorno ancora, dunque, e si riprende a mettere km nelle gambe!